Prof. Antonio Semiglia (Sanremo, 1868-1928)
Figlio di Bernardo Semiglia e di Bianca Bronda (detta a Careghéta), è capostipite di una fiorente famiglia artistica sanremasca, i «Careghéti». Svolse attività professionale come contrabbassista, chef d’orchestra, polistrumentista e menestrello.
In gioventù fu a capo di orchestre caratteristiche, tra le quali il complesso «Aurora», ispirato alla canzone napoletana in voga tra Otto e Novecento: con essa ebbe occasione di esibirsi davanti alle celebrità che soggiornavano a Sanremo come le Loro Altezze Reali i Principi di Hohenzollern, ma anche all’estero, suonando stabilmente sul treno privato dello Zar Alessandro III tra Parigi e San Pietroburgo.
In età più avanzata entrò nell’Orchestra Sinfonica in qualità di contrabbassista, e negli anni Venti fu tra i primi a suonare jazz a Sanremo e in Italia. Si ha memoria della sua orchestra, la «Red Cat Jazz Band», ma anche di una collaborazione con il gruppo «Jazz Le Perroquet» del celebre violinista sanremese Carlo Minari. Lo storico del jazz Adriano Mazzoletti lo annovera tra i pionieri del jazz in Italia.
Sposatosi con la svizzera Dorothea Waldis ebbe molti figli, tutti legati all’arte. Nel 2012 a Villanova d’Albenga è stato istituito il Premio «Antonio Semiglia» per nuovi talenti del jazz.
Hanno scritto di lui Reiner E. Lotz, Adriano Mazzoletti, Giuseppe Ferrari, Freddy Colt, Dario Salvatori, Paola Silvano, Francesco Giorgi, Wikipedia
Figlio di Bernardo Semiglia e di Bianca Bronda (detta a Careghéta), è capostipite di una fiorente famiglia artistica sanremasca, i «Careghéti». Svolse attività professionale come contrabbassista, chef d’orchestra, polistrumentista e menestrello.
In gioventù fu a capo di orchestre caratteristiche, tra le quali il complesso «Aurora», ispirato alla canzone napoletana in voga tra Otto e Novecento: con essa ebbe occasione di esibirsi davanti alle celebrità che soggiornavano a Sanremo come le Loro Altezze Reali i Principi di Hohenzollern, ma anche all’estero, suonando stabilmente sul treno privato dello Zar Alessandro III tra Parigi e San Pietroburgo.
In età più avanzata entrò nell’Orchestra Sinfonica in qualità di contrabbassista, e negli anni Venti fu tra i primi a suonare jazz a Sanremo e in Italia. Si ha memoria della sua orchestra, la «Red Cat Jazz Band», ma anche di una collaborazione con il gruppo «Jazz Le Perroquet» del celebre violinista sanremese Carlo Minari. Lo storico del jazz Adriano Mazzoletti lo annovera tra i pionieri del jazz in Italia.
Sposatosi con la svizzera Dorothea Waldis ebbe molti figli, tutti legati all’arte. Nel 2012 a Villanova d’Albenga è stato istituito il Premio «Antonio Semiglia» per nuovi talenti del jazz.
Hanno scritto di lui Reiner E. Lotz, Adriano Mazzoletti, Giuseppe Ferrari, Freddy Colt, Dario Salvatori, Paola Silvano, Francesco Giorgi, Wikipedia